Il New York Times ha recentemente elogiato i caroselli pugliesi, definendoli “dei meloni cresciuti come una zucchina, pensati per essere raccolti in una fase iniziale e mangiati come un cetriolo“. Questa scoperta è stata resa popolare negli Stati Uniti grazie al blog del professor Jay Tracy, un insegnante per non udenti con una passione per gli orti, che ha condiviso questo prodotto tipico pugliese con il pubblico americano attraverso il suo blog.
Jay Tracy ha avviato il suo blog nel 2007, inizialmente concentrandosi sul suo orticello. Successivamente, ha iniziato a esplorare varietà di cetrioli adatte alla calda e secca Tucson, in Arizona, dove i cetrioli tradizionali non erano molto popolari durante l’estate.
Tracy, nel corso delle sue ricerche, è diventato un esperto di oltre 50 varietà di cetrioli, che ora coltiva e vende nel suo negozio online. Durante queste attività, Tracy ha fatto una scoperta sorprendente: i caroselli pugliesi, definiti “meloni dal punto di vista botanico e cetrioli dal punto di vista agricolo”.
Grazie all’articolo del New York Times sul “cucumber melon”, la traduzione inglese dei caroselli pugliesi, questi ortaggi tipici della Puglia sono diventati noti anche oltreoceano. L’interesse suscitato da questa pubblicazione ha portato ad una maggiore visibilità per questo ortaggio, che ora è destinato a diventare una presenza più diffusa sui mercati internazionali. Questa scoperta ha sottolineato la ricchezza e la varietà dell’offerta culinaria pugliese, che si distingue per prodotti unici e di alta qualità.
L’entusiasmo per questa nuova varietà di ortaggi è cresciuto notevolmente, portando ad una maggiore consapevolezza e apprezzamento per le tradizioni agricole della Puglia. L’attenzione mediatica su questa scoperta ha anche aperto le porte a un maggiore scambio culturale e commerciale tra l’Italia e gli Stati Uniti nel settore dell’agricoltura e dell’enogastronomia.
In definitiva, la scoperta dei caroselli pugliesi ha generato un’inedita curiosità e interesse per l’agricoltura e la gastronomia della Puglia, aprendo nuove prospettive di valorizzazione e promozione dei prodotti tipici regionali nel contesto internazionale.