I Succhi di Frutta Fanno Bene o Fanno Male?

Scopriamo insieme se i Succhi di Frutta fanno bene o male alla salute, se fanno ingrassare, quale profilo nutrizionale presentano e come consumarli in sicurezza.

Prodotto largamente consumato in Italia, il Succo di Frutta risulta essere tra le bevande preferite nelle nostre dispense, ritenendolo un’alternativa salutare alle bevande gassate. Ma è davvero così? Spesso si acquistano i succhi di frutta soprattutto per il consumo dei più piccoli, pensando in questo modo di arricchire la loro dieta con maggiori liquidi e frutta. Infatti il loro sapore dolce, risulta sempre gradito ai bambini, rappresentando una soluzione semplice e accattivante per la merenda.

Ma sempre più spesso esperti e pediatri mettono in guardia dall’assunzione abituale di succhi di frutta, consigliandone un consumo moderato soprattutto da parte dei più piccoli e anche se si è soliti acquistare Succhi di Frutta Senza Zucchero aggiunto.

Il Consumo di Succhi di Frutta dovrebbe quindi essere inserito in maniera consapevole all’interno di qualunque dieta e, qualora possibile, prediligendo Succo di Frutta Fatto in Casa o estratti e Centrifughe che uniscano frutta e verdura fresche, bilanciando così l’apporto di zuccheri.

Se siete interessati al Benessere in Tavola vi consigliamo di dare un’occhiata ai nostri articoli sulla Sana e Corretta Alimentazione, sui Cibi per Aumentare le Difese Immunitarie e sui Cibi per Combattere i Dolori alle Articolazioni.

E ora non perdiamo altro tempo e scopriamo subito insieme se realmente i Succhi di Frutta Fanno Male, quale profilo nutrizionale presentano, come riconoscere i prodotti sullo scaffale e come e Quando Dare Succhi di Frutta ai Bambini.

1. Non sostituire la frutta con i succhi

Per prima cosa è bene tenere a mente che il succo di frutta non è un sostituto della frutta fresca. I succhi non fanno necessariamente “male”, ma bisogna assumerli con moderazione e soprattutto all’interno di una dieta varia e salutare, tenendo conto dell’introito totale di zuccheri giornaliero. Risulta fondamentale educare il proprio palato e quello dei più piccoli, al sapore e alla consistenza della frutta fresca in modo da consumarla giornalmente ed evitare, quando possibile, l’assunzione di succhi di frutta.

2. Succo, nettare e bevanda a base di frutta NON sono la stessa cosa

Di solito si tende a generalizzare indicando come succo di frutta ogni bevanda realizzata a partire dalla frutta fresca, ma è importante riconoscere i diversi prodotti. Non tutti i frutti sono adatti alla spremitura, senza aggiunta di zuccheri o altri ingredienti (i così detti succhi realizzati al 100% con frutta). Alcuni prodotti vengono definiti “nettare” e sono quei preparati a base di pesca, pera o albicocca che oltre alla polpa frullata contengono edulcoranti, conservanti e addensanti. Le rimanenti bevande che non sono succhi di frutta o nettari vengono semplicemente definite con la dicitura “bevande a base di frutta”.

3. Cosa contengono i succhi di frutta

I succhi di frutta preparati con sola frutta contengono in genere un valore nutrizionale simile a quello della frutta da cui vengono ricavati. Al loro interno troviamo acqua, vitamine e sali minerali in concentrazioni variabili a seconda del frutto, della sua maturazione e della lavorazione a cui è stato sottoposto. Quello di cui sono carenti i succhi di frutta sono sicuramente le fibre, che sono una componente essenziale della frutta fresca e che concorrono a nutrire il microbiota e a prevenire patologie a carico del cuore e alcune forme di tumore come quello del colon-retto.

4. Saper valutare il contenuto di zuccheri

Spesso si acquistano succhi preparati al 100% con frutta, pensando erroneamente che non contengano zuccheri. Di fatto il fruttosio contenuto nella frutta è uno zucchero semplice e talvolta per dolcificare maggiormente la bevanda viene aggiunto del succo d’uva, che va ad aumentare la concentrazione complessiva di zuccheri. Attualmente l’OMS raccomanda di non superare una dose giornaliera di zuccheri pari a 40-50 g. Considerando che un bicchiere di succo di frutta ne contiene circa 24 g, è facile comprendere come sia semplice superare questa soglia se si consuma abitualmente succo di frutta.

5. Succhi di frutta ai bambini: si o no?

Le evidenze scientifiche e i pediatri sconsigliano il consumo di succhi di frutta nella prima infanzia, soprattutto al di sotto dell’anno di età e ne consigliano un consumo sporadico e moderato per i bambini di età superiore. Infatti gli zuccheri contenuti all’interno dei succhi di frutta incrementano le calorie giornaliere, aumentando le probabilità di sviluppare un’obesità infantile contribuendo all’accumulo del grasso a livello addominale. Inoltre il consumo di succhi di frutta, soprattutto se somministrati con un biberon, aumenta significativamente le probabilità di sviluppare delle carie dentali.

6. Consigli per chi proprio non può rinunciare al succo di frutta

Prima di tutto è buona abitudine consumare i succhi di frutta in quantità limitate e soprattutto mai in sostituzione dell’acqua o della frutta fresca. Se nel corso della giornata berrete del succo di frutta, non consumate altre bevande zuccherate o gasate per evitare un introito eccessivo di zuccheri. Inoltre assicuratevi sempre di assumere un’abbondante dose di fibre e vitamine quotidiane con il consumo di frutta e verdura fresche, cereali integrali e legumi.