La questione del cibo sprecato colpisce ormai tutti, eppure in Italia chiedere una doggy bag per portare a casa gli avanzi provoca ancora “vergogna”. Qualche segnale positivo comunque, grazie a iniziative come Too Good To Go.
Forse è il nome – “doggy bag“, che potremmo tradurre come “sacchetto per cani” – a lasciarci ancora perplessi… In Italia infatti, pare che la questione dello spreco di cibo non lasci affatto indifferenti, e sia anzi piuttosto sentita (il 90% la considera uno dei maggiori problemi attuali), ma non abbastanza per farci superare le nostre “resistenze”. Così, più della metà (il 56% degli italiani) rifiuta la possibilità di portare a casa gli avanzi del ristorante, proprio tramite quella doggy bag che a quanto pare suscita ancora vergogna. Eppure a rimetterci non sono solo i portafogli (si tratta di cibo che potremmo consumare, anziché comprare e cucinarne dell’altro), ma anche l’ambiente. Si stima infatti che 2,5 miliardi saranno le tonnellate di CO2 prodotte entro il 2050,”solamente” a causa del cibo sprecato nel mondo. E mentre in Italia si progettano ad esempio degli orti verticali, per riuscire a produrre più cibo con meno risorse, il problema principale rimane in ciò che viene gettato inutilmente. Fortunatamente, se da un lato quella della doggy bag è una pratica ancora poco diffusa, il successo di iniziative come Too Good To Go – un’app che permette di acquistare gli invenduti di ristoranti, panetterie, supermercati ecc., a un terzo del prezzo d’origine – offre certamente un segnale positivo. Da un osservatorio Social realizzato sono emersi sia risultati preoccupanti (7 italiani su 10 ammettono che parte della spesa finisce nella spazzatura), sia l’intenzione di combattere gli sprechi alimentari, con l’81% delle persone favorevoli a contribuire approfittando delle offerte sull‘app. Scaricandola sul proprio cellulare infatti, ogni giorno si possono trovare le Magic Box messe in vendita dai negozianti della zona: prodotti che non potrebbero essere venduti il giorno successivo, ma comunque sanissimi e gustosi. Il contenuto delle box varia di volta in volta, e non si può conoscere in anticipo, ma è possibile comunque segnalare eventuali allergie o intolleranze, affinché una volta tornati a casa, nulla vada sprecato. Così, per ogni Magic Box “salvata” all’interno di questa community che mette in contatto utenti e ristoratori, ci sono 2,5 kg di emissioni di anidride in meno nell’ambiente. Chi l’ha provata, è rimasto generalmente soddisfatto dell’esperienza (e spesso, con quantità e qualità addirittura oltre le aspettative!). Perciò, se al momento siete anche voi fra coloro per cui chiedere la doggy bag al ristorante è una vergogna, questo potrebbe essere un ottimo primo passo per iniziare a ridurre gli sprechi di cibo.
(Fonte: adnkronos)