Il rischio di contrarre malattie cardiovascolari è strettamente legato all’alimentazione: non solamente a ciò che mangiamo, ma anche a quanto, e a quando lo facciamo.
Ci hanno detto che i carboidrati la sera andrebbero evitati… per poi riconsegnarci il nostro piatto di pasta per cena. Qualcuno prova a convincerci che per dimagrire, dovremmo provare il digiuno intermittente, ma la notizia di oggi arriva proprio dalla ricerca scientifica: donne più a rischio se mangiano abbondantemente la sera. In particolare, è la salute del cuore a peggiorare quando si aumenta l’introito calorico dopo le 18, secondo uno studio dell’American Heart Association di Philadelphia. Ancora una volta quindi, la “chiave” non sembra essere in cosa mangiamo, bensì in quanto ne mangiamo: basterebbe l’1% di calorie in più, per far crescere mano a mano il rischio. A essere colpiti nello specifico sono la pressione arteriosa, che diventa pericolosamente più elevata, l’indice di massa corporea (che per una donna considerata “normopeso” dovrebbe aggirarsi fra 18.5 e 24), oltre che – sul lungo termine – i livelli di zucchero nel sangue. Generalmente per le donne, i primi a destare preoccupazione sono i tumori al seno, mentre i risultati del 2016 della Società Europea e Americana di Cardiologia rivelano che la malattie cardiovascolari sono responsabili della morte di circa il 51% della popolazione femminile (contro il 42% degli uomini). Quelli che dovrebbero essere i nostri principali “alleati” contro il rischio di ictus e infarti infatti, vale a dire gli ormoni estrogeni contenuti nel sangue, tendono a diminuire soprattutto con l’età che avanza. Se a questi fattori che già di per sé potremmo considerare “fuori dal nostro controllo”, associamo poi un’alimentazione meno consapevole, e magari un’abitudine al fumo o al consumo esagerato di alcol, la salute del cuore ne risente ancora di più. Non ultimo, è lo stress a danneggiare le arterie delle donne, le cui coronarie sono più sottili e tortuose, quindi maggiormente a rischio ostruzione. Prima che arrivino i primi segnali di allarme perciò, è opportuno fare di tutto per assicurarsi una prevenzione adeguata, a partire da piccoli cambiamenti nel nostro stile di vita. Il che non significa che dovremmo rinnegare determinati cibi a cena, né imporci il digiuno forzato dopo le 18: la chiave, come già detto, è nella misura. Saper distribuire correttamente le calorie lungo l’arco della giornata infatti, equivale innanzitutto a non saltare nessun pasto, preferendo comunque una colazione più abbondante, rispetto a un pasto serale che sarà più frugale e semplice (così che a trarne giovamento sarà anche il nostro sonno).
(Fonte: ANSA)