
La catena di supermercati Conad ha diramato un avviso di richiamo precauzionale per un lotto specifico di filetti di tonno al naturale a causa della possibile presenza di corpi estranei. La misura, comunicata ufficialmente martedì 22 aprile 2025, riguarda esclusivamente il prodotto venduto in vasetti di vetro da 200 grammi, identificabile dal numero di lotto L346G e dal termine minimo di conservazione fissato a dicembre 2027. La decisione di procedere al ritiro dal mercato è stata presa dalla cooperativa in collaborazione con il fornitore, l’azienda IASA Srl, che ha prodotto le confezioni interessate presso lo stabilimento di Pellezzano, in provincia di Salerno.
Il provvedimento rientra nelle procedure standard di controllo della sicurezza alimentare e rappresenta una misura cautelativa volta a prevenire potenziali rischi per la salute dei consumatori. Le confezioni già presenti sugli scaffali sono state prontamente rimosse dai punti vendita della catena in tutta Italia, ma è possibile che alcune unità siano già state acquistate dai clienti nelle scorse settimane. Il codice EAN del prodotto richiamato è 8003170020948, un dettaglio che può facilitare l’identificazione delle confezioni potenzialmente a rischio anche da parte di chi ha già effettuato l’acquisto e conserva lo scontrino o possiede la confezione in dispensa.
La natura specifica dei corpi estranei potenzialmente presenti non è stata esplicitamente dichiarata nell’avviso ufficiale di richiamo. Tuttavia, è importante ricordare che l’ingestione accidentale di elementi non alimentari come frammenti di plastica, vetro, metallo o altri materiali può comportare rischi significativi per la salute. Nel caso di oggetti taglienti o appuntiti, questi potrebbero causare lesioni alla mucosa gastrointestinale, provocando dolore, difficoltà nella deglutizione e, nei casi più gravi, perforazioni degli organi interni. Altri tipi di contaminanti potrebbero invece veicolare batteri o virus, aumentando il rischio di infezioni o intossicazioni alimentari con sintomi quali nausea, vomito, diarrea e crampi addominali.
L’azienda produttrice IASA Srl, con sede in via Nofilo 25 a Pellezzano, vanta una lunga tradizione nella lavorazione di prodotti ittici conservati e opera per conto di numerose catene della grande distribuzione, tra cui Conad. La società campana, che ha collaborato attivamente all’individuazione del problema e all’attivazione della procedura di richiamo, non ha al momento rilasciato dichiarazioni specifiche sull’origine della possibile contaminazione. È probabile che il lotto interessato rappresenti una porzione limitata della produzione totale destinata a Conad, considerando che il richiamo riguarda esclusivamente il codice L346G con una specifica data di scadenza.
I clienti che avessero acquistato confezioni di filetti di tonno al naturale Conad appartenenti al lotto specificato sono urgentemente invitati a non consumare il prodotto, anche se la confezione appare integra e il contenuto non presenta anomalie visibili. La catena di supermercati ha predisposto una procedura semplificata per il reso: è sufficiente riportare il prodotto presso qualsiasi punto vendita Conad, preferibilmente quello dove è stato effettuato l’acquisto, per ottenere immediatamente un rimborso completo dell’importo pagato oppure la sostituzione con un altro prodotto di pari valore. Non è necessario presentare lo scontrino fiscale per ottenere il rimborso o la sostituzione, essendo sufficiente la consegna della confezione richiamata.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di controlli sulla sicurezza alimentare che nel primo quadrimestre del 2025 ha già portato a numerosi richiami precauzionali. Secondo i dati raccolti e diffusi da alcune testate specializzate, dall’inizio dell’anno sono stati segnalati 72 richiami per un totale di 254 prodotti, numeri che testimoniano l’attenzione crescente verso la sicurezza dei consumatori da parte sia delle aziende produttrici che degli organi di controllo. La maggior parte di questi richiami viene effettuata in via preventiva, prima che si verifichino effettivi danni alla salute, grazie ai sistemi di autocontrollo implementati dalle aziende del settore alimentare e ai controlli delle autorità competenti.
Conad, nel comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito web, si è scusata con i clienti “per il disagio arrecato”, sottolineando che la decisione di procedere al richiamo è stata presa “al fine di scongiurare qualsiasi possibile rischio per la salute”. Una formula standard in questi casi, che mette in evidenza come la tutela del consumatore rappresenti una priorità per l’azienda, anche a fronte dei costi economici e d’immagine che un richiamo comporta. La trasparenza nella comunicazione di questi episodi è oggi considerata non solo un obbligo normativo ma anche una buona pratica commerciale, che rafforza la fiducia dei consumatori nella serietà dell’azienda.
Gli esperti di sicurezza alimentare ricordano che i richiami precauzionali, sebbene possano generare comprensibile preoccupazione tra i consumatori, rappresentano in realtà un indicatore positivo dell’efficacia dei sistemi di controllo. La capacità di individuare tempestivamente potenziali problemi e di intervenire prima che questi possano causare danni concreti dimostra infatti il buon funzionamento delle procedure di sicurezza implementate lungo tutta la filiera alimentare. Nel caso specifico del tonno in vasetto, la conservazione in vetro e la lunga shelf-life del prodotto (dicembre 2027) hanno probabilmente concesso tempi adeguati per l’individuazione della possibile contaminazione prima che la maggior parte delle confezioni venisse effettivamente consumata.
Il tonno in conserva rappresenta uno degli alimenti più consumati in Italia, apprezzato per la praticità d’uso, le proprietà nutritive e la versatilità in cucina. La versione al naturale, in particolare, viene spesso preferita dai consumatori più attenti alla salute e alla linea, essendo priva degli oli di conservazione che aumentano l’apporto calorico del prodotto. Proprio per questa diffusione capillare, i controlli di qualità su questa tipologia di prodotti sono particolarmente rigorosi e frequenti, sia da parte delle aziende produttrici che degli organismi preposti alla tutela della salute pubblica. Il richiamo precauzionale disposto da Conad si inserisce quindi in questo quadro di vigilanza costante, volto a garantire che anche gli alimenti di largo consumo rispettino sempre gli elevati standard di sicurezza richiesti dalla normativa europea e nazionale.