Riso Chiaro è il nuovo progetto che mira a tutelare la risicultura italiana grazie alla blockchain.
Digitalizzazione e agricoltura formano un binomio indissolubile all’interno del nuovo progetto “Riso Chiaro”, il primo esempio europeo di blockchain applicata al riso. Letteralmente “catena a blocchi”, la blockchain è un registro digitale che permette di monitorare una serie di eventi che sono registrati su una rete di computer e non potranno mai più essere modificati, a meno di manomettere l’intera rete del sistema. Lo scopo è quello di garantire trasparenza al consumatore finale che potrà quindi esaminare non solo la qualità del prodotto, ma anche la sicurezza dei processi che lo hanno portato fin sulla sua tavola.
Si crea così un vero e proprio database che, per un paese come l’Italia, primo produttore europeo di riso, che vanta risi pregiati come Carnaroli, Baldo, Vialone Nano, Arborio e Sant’Andrea, rappresenta una vera svolta per il settore. Con 1,60 milioni di tonnellate distribuite in 250.000 ettari e comprendenti circa 4.200 aziende, il riso italiano ricopre infatti più del 50% dell’intera produzione europea e circa lo 0,40% di quella mondiale. Non male per uno stato di superficie così ridotta come il nostro.
I dati di coltivazione del cereale sono conservati in modo sicuro e inalterabile e possono essere analizzati, in ogni fase del processo, semplicemente attraverso la scansione di un QR Code posto sulla confezione. Dall’area di coltivazione, alla varietà passando per i programmi di fertilizzazione, è possibile esaminare tutte le fasi di crescita del riso fino agli ultimi passaggi di lavorazione che lo portano sugli scaffali e infine al consumatore finale. Le aziende che hanno preso parte al progetto, e che sono ad oggi 12, possono così valorizzare i propri prodotti e certificarne le buone pratiche di coltivazione, la provenienza e la qualità.
E anche i vantaggi per il consumatore sono molteplici. Riso Chiaro è un riso “trasparente”, senza segreti, che garantisce la tracciabilità dell’intera filiera e un rapporto quasi diretto con l’agricoltore, permettendo di accedere rapidamente e in qualsiasi momento alle informazioni. Di conseguenza il consumatore acquisisce una maggiore coscienza di ciò che acquista, costruendo un rapporto di fiducia con il produttore.
Si tratta dunque di un primo grande passo nella progressiva digitalizzazione delle informazioni che permetterà una migliore tracciabilità dei prodotti e a una conseguente crescita di consapevolezza da parte dei consumatori.
In collaborazione con Riso Chiaro.