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World Pizza Day 2025, Una Celebrazione Globale dell’Eccellenza Italiana

Il 17 gennaio di ogni anno, il mondo intero si unisce per celebrare uno dei piatti più amati e iconici della cucina italiana: la pizza. Il World Pizza Day, o Giornata Mondiale della Pizza, è un evento che trascende i confini nazionali, rendendo omaggio a questa straordinaria creazione culinaria che ha conquistato i palati di milioni di persone in ogni angolo del globo.

La scelta del 17 gennaio come data per il World Pizza Day non è casuale. Questa giornata coincide con la festa di Sant’Antonio Abate, considerato il patrono dei fornai e dei pizzaioli. La celebrazione ufficiale di questa giornata è stata istituita nel 2017, anno in cui l’UNESCO ha riconosciuto “L’Arte tradizionale del pizzaiolo napoletano” come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Questo riconoscimento ha elevato la pizza e l’arte di prepararla a simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo, sottolineando l’importanza culturale e storica di questa tradizione culinaria.

Le origini della pizza affondano le radici in un passato remoto. Già gli Etruschi e gli antichi Romani preparavano una sorta di focaccia condita, utilizzata come “piatto commestibile”. Tuttavia, la pizza come la conosciamo oggi ha preso forma nel XVII secolo nel Regno di Napoli. Inizialmente, era un piatto semplice, condito con aglio, strutto e sale grosso nella versione economica, o con formaggio e basilico in quella più elaborata.

La svolta decisiva nella storia della pizza avvenne nel XVIII secolo, con l’introduzione del pomodoro importato dall’America. La prima pizza al pomodoro documentata fu la Marinara, i cui ingredienti (pomodori, olio d’oliva, origano e aglio) sono rimasti immutati dal 1734.

Nel 1889, la pizza raggiunse l’apice della sua fama con la creazione della Pizza Margherita. Secondo la leggenda, il pizzaiolo Raffaele Esposito preparò tre diverse pizze per la Regina Margherita di Savoia. La sovrana apprezzò particolarmente quella condita con pomodoro, mozzarella e basilico, i cui colori richiamavano la bandiera italiana. In suo onore, questa pizza fu battezzata “Margherita”, diventando rapidamente un simbolo dell’unità nazionale e dell’eccellenza culinaria italiana.

La popolarità della pizza ha generato numerosi record e curiosità. Nel 2012, a Roma, è stata prodotta la pizza più grande del mondo, con un diametro di 40 metri. Nel 2017, a Napoli, 250 pizzaioli hanno realizzato la pizza più lunga del mondo, misurando 1.853,88 metri.

La pizza più costosa al mondo è la “Luigi XIII” di Renato Viola, del valore di 8.300 euro. Questa creazione di lusso include ingredienti pregiati come storione, caviale beluga, aragoste e sale rosa australiano.

Nonostante le sue origini italiane, la pizza ha conquistato il mondo intero. Curiosamente, sono gli Stati Uniti a detenere il primato del consumo pro capite di pizza, con circa 13 kg all’anno per persona, seguiti dall’Italia con 8 kg. Questo fenomeno ha dato origine al termine sociologico “effetto pizza”, che descrive situazioni in cui un prodotto locale ottiene maggior successo all’estero prima di essere rivalutato nel paese d’origine.

Il World Pizza Day non è solo una celebrazione gastronomica, ma un tributo alla creatività, alla tradizione e alla capacità della cucina italiana di unire culture diverse. La pizza, nata come piatto povero nelle strade di Napoli, è diventata un’ambasciatrice globale del gusto e della convivialità italiana, dimostrando come un semplice disco di pasta possa raccontare una storia di passione, innovazione e condivisione che attraversa secoli e continenti.