Come Conservare il Vino

Vediamo insieme Come Conservare il Vino in maniera ottimale, tenendo conto dei luoghi più appropriati e dei parametri ideali che servono a conservare ogni tipologia di vino.

Il Vino è la bevanda maggiormente consumata durante i pasti grazie alle infinite varietà e tipologie che si sposano ad ogni ingrediente o preparazione.

Le caratteristiche di ogni vino, le sue note aromatiche e i sapori, possono rendere un pasto una vera esperienza gourmet in grado di soddisfare ogni palato, per questo è desiderio di molti avere una piccola cantina personalizzata.

Ma Come si Conserva il Vino? In questa guida vedremo le caratteristiche ideali e i parametri necessari da rispettare nel luogo che destinerete alla conservazione del vino; come ogni tipologia di vino debba essere conservata per evitare spiacevoli sorprese; e infine scopriremo insieme come conservare al meglio le bottiglie di vino aperto.

Dunque non perdiamo altro tempo e cominciamo ad addentrarci tra i segreti sulla conservazione del vino!

I Nemici del Vino

Il vino è una bevanda derivante dalla macerazione degli zuccheri dell’uva ad opera dei batteri aerobi. Questo processo fa sì che il vino sia alcoolico ma soprattutto in continua mutazione.

Proprio per questo motivo è molto delicato e subisce ogni variazione delle condizioni climatiche o stress durante il suo invecchiamento.

Se ne deduce che i grandi nemici del vino siano:

  • Variazioni della temperatura. Che siano gli sbalzi termici tra la notte e il giorni o tra la stagione invernale o quella estiva, i cambi di temperatura, soprattutto improvvisi, possono provocare un’alterazione del vino.
  • Variazioni della luce. Questa è una delle condizioni che si prende più sotto gamba, ma le variazioni di luce, specie quando le bottiglie di vino sono sottoposte alla luce diretta del sole (che ne può provocare il surriscaldamento) possono provocare un grande stress al vino.
  • Movimenti bruschi. Anche agitare il contenuto delle bottiglie di vino senza permettergli di stabilizzarsi, può provocare conseguenze più o meno forti sulla bevanda.

Come Conservare il Vino a Casa

Se desiderate avere a portata di mano una piccola cantina di vini personale, da fare invecchiare nel tempo, ci sono diversi metodi e consigli da seguire per una conservazione casalinga ottimale delle bottiglie di vino. Vediamole insieme!

Come Conservare il Vino a Casa: in Cantina

Il luogo migliore per conservare il vino è sicuramente una cantina, ma questa deve avere determinate caratteristiche per fare in modo che il vino invecchi in maniera ottimale. Per una conservazione ottimale del vino oltre l’anno, la cantina dovrebbe:

  • Essere al di sotto del livello della terra (dunque non dovrebbe essere utilizzato come zona di deposito un boxe auto sopraelevato) per mantenere una temperatura bassa e costante.
  • Avere una buona aerazione che aiuti a mantenere l’aria pulita e fresca, senza nessun odore.
  • Essere al riparo dalla luce solare variabile, soprattutto se diretta.
  • Avere il soffitto a volte, per favorire il ricircolo dell’aria.
  • Avere il pavimento coperto di ghiaia o in terra battuta per evitare di macchiare la pavimentazione con il vino quando si travasa o si assaggia.
  • Avere un’umidità costante, meglio se controllata, intorno al 70%.

Ovviamente non tutti dispongono di simili cantine, soprattutto in città, ma questo non vuol dire che bisogna rinunciare al piacere di fare invecchiare una buona bottiglia di vino. Infatti con qualche accortezza è possibile conservare il vino direttamente in casa.

Come Conservare il Vino a Casa: nelle Cantinette Refrigeranti

Una validissima alternativa alla conservazione in cantina, sono gli armadietti refrigeranti con vetro oscurato, in cui posizionare le bottiglie.

Queste cantinette ricreano le condizioni ottimali all’invecchiamento del vino, ma visto l’investimento in termini economici sono per lo più acquistate da veri intenditori e appassionati che posseggono bottiglie pregiate.

Come Conservare il Vino a Casa: in un Armadio

Se la cantina refrigerante non fa al caso vostro, c’è un metodo di conservazione casalingo che può essere una valida alternativa, tenendo conto di alcune caratteristiche ambientali.

Innanzitutto scegliete una stanza o un vano poco utilizzato in casa e che non sia di passaggio per evitare urti improvvisi. Posizionateci un armadio di legno con le ante oppure degli scaffali di legno da vino, tenendo conto che dovrete tenere le bottiglie al riparo dalla luce solare.

Per isolare maggiormente le bottiglie di vino, rivestite le pareti dell’armadio o i muri con dei fogli di polistirolo, questo aiuterà a mantenere le bottiglie al sicuro dagli sbalzi termici.

Come Conservare il Vino a Casa: Zone da Evitare

Se volete conservare e portare a completa maturazione il vostro vino senza spiacevoli inconvenienti, evitate di posizionare le bottiglie in zone che subiscono forti variazioni di temperatura come il sottotetto e le camere in cui siano presenti stufe, caldaie o grossi elettrodomestici.

Inoltre evitate le zone di passaggio per evitare urti e le stanze troppo luminose come quelle a sud, perché anche se isolate dalla luce tramite delle ante in legno, la camera potrebbe surriscaldarsi nel corso della giornata, soprattutto durante la stagione estiva.

Come Conservare il Vino in Bottiglia

Ora che avete scelto il posto dove collocare la vostra cantina, siete pronti ad allestire l’ambiente ideale per la conservazione dei vini e a collocarli nella maniera adeguata. Vediamo come fare.

Come Posizionare le Bottiglie di Vino

Le bottiglie di vino vanno posizionate sempre orizzontalmente in modo che il vino bagni il tappo in sughero, in questo modo il tappo eviterà di seccarsi perdendo aderenza con il collo della bottiglia e facendo infiltrare aria all’interno che potrebbe ossidare il vino.

Ma non temete, il vino non saprà di “tappo” a meno che questo non abbia sviluppato delle muffe al suo interno dovute a una cattiva conservazione (ambiente troppo umido e caldo).

Il problema non si presenta nel caso di bottiglie con tappo sintetico, ma tenete conto che i vini più pregiati e aromatici hanno sempre un tappo in sughero naturale.

In ultimo vi consigliamo di posizionare le bottiglie sempre con l’etichetta rivolta verso l’alto in modo da poterne leggere il nome e l’anno senza doverle spostare continuamente e valutare più facilmente eventuali sedimenti naturali guardandole contro luce.

I Parametri Ideali per Conservare il Vino in Bottiglia

Abbiamo già parlato di illuminazione perché il vino teme l’azione della luce e soprattutto dei raggi ultravioletti del sole. Ecco perché le bottiglie in commercio sono sempre in vetro scuro, ma comunque una volta acquistata, la bottiglia dovrà essere conservata al riparo dalla luce naturale del sole.

Anche l’illuminazione artificiale deve essere relegata solo al momento della consultazione dei vini e poi essere spenta per il resto del tempo.

Ma altri due parametri che decreteranno la buona conservazione del vino, sono sicuramente la temperatura e l’umidità, che si influenzano a vicenda e che vanno sempre tenute sotto controllo e bilanciate per evitare spiacevoli sorprese.

I vini vanno conservati su scaffali di legno, che non siano troppo attaccati al muro per assicurare un buon ricircolo dell’aria. La temperatura ideale va dai 12 ai 24 gradi a seconda della tipologia di vino.

Infatti se la temperatura fosse troppo alta questa accelererebbe i processi di deterioramento organolettico; mentre se fosse troppo bassa favorirebbe la sedimentazione e la cristallizzazione del vino.

Per quanto riguarda l’umidità questa è da tenere costantemente intorno al 70% per evitare che il tappo si secchi e per diminuire la possibilità che il vino evapori.

Per contro un ambiente troppo umido, favorirebbe la proliferazione di muffe nei tappi di sughero alterando così le proprietà organolettiche e il sapore del vino.

Per avere la sicurezza che questi due parametri restino costanti nel tempo, il nostro consiglio è di utilizzare un igrometro, in modo da controllare a colpo d’occhio che non ci siano variazioni importanti.

Dove Collocare le Bottiglie di Vino

Anche se avete rispettato i valori ottimali per la conservazione del vino, ogni tipologia presenta qualche piccola differenza di conservazione e una cantina che si rispetti dovrebbe avere almeno 1 o 2 bottiglie per ogni tipologia di vino.

Per ovviare al problema della conservazione, gli esperti consigliano di posizionare le bottiglie che temono maggiormente gli sbalzi termici sui ripiani più bassi, vicino al pavimento, dove la temperatura è più fresca e salendo i vini più resistenti.

Dunque sui ripiani più bassi posizionate gli spumanti, poi i bianchi, al centro i rosati e salendo i vini rossi giovani e infine i vini rossi robusti.

L’ambiente Ideale per Far Invecchiare il Vino

Gli ultimi due parametri per far si che un vino si conservi in maniera ineccepibile sono il riposo e il tempo.

Per quanto riguarda il riposo il vino deve restare il più possibile immobile, in questo modo può stabilizzarsi e diminuisce il rischio di cristallizzazioni. Inoltre essendo un alimento in trasformazione il vino necessita di “respirare” attraverso il tappo in sughero.

Per questo motivo, qualora aveste deciso di riporre le bottiglie in cantina o nel garage, ricordatevi che il vino assorbe gli odori, dunque non collocatelo mai vicino a salumi appesi, formaggi, cipolle, aglio o troppo vicino allo scarico della macchina.

Infine l’ultimo fattore è il tempo: la convinzione di molti è che un vino più invecchia più sarà buono e pregiato, ma questa non è una regola che vale per ogni tipologia di vino.

Per quanto riguarda i vini più economici, acquistabili nei supermercati, l’invecchiamento non è previsto e andrebbero consumati nel giro di qualche settimana.

I vini bianchi sono più delicati e in genere la loro conservazione non dura oltre i due anni, anche se ci sono rare eccezioni di vini bianchi conservati magnificamente fino anche a vent’anni, ma rispettando stretti parametri difficilmente riproducibili in casa.

Infine i vini rossi: diciamo che le lunghe conservazioni e l’invecchiamento sono riservati maggiormente a questa tipologia di vino, anche se le tempistiche variano a seconda del grado di tannicità del vino e della sua acidità. Ricordiamoci sempre che la trasformazione in aceto è sempre un rischio tangibile quando si vuole fare invecchiare un vino.

Come Conservare il Vino in Damigiana o Sfuso

Fin’ora abbiamo parlato di vino imbottigliato, ma è possibile acquistare il vino anche in damigiana o addirittura sfuso.

La regola generale per la buona conservazione del vino è che più il recipiente è piccolo e stretto, minore sarà la superficie del vino a contatto con l’aria, maggiore e migliore sarà la sua conservazione nel tempo.

Questo sta a significare che il vino in bottiglia si conserva meglio rispetto a un vino in damigiana, dal diametro largo, che aumenta la superficie di vino a contatto con l’aria.

Qualora acquistiate del vino in damigiana è consigliabile consumarlo nel giro di una settimana. Con alcuni accorgimenti, come le pasticche di paraffina o l’olio di vasellina che isolano la superficie del vino dall’azione ossidativa dell’aria, è possibile aumentarne la conservazione fino a un mese, ma vi consigliamo comunque di non lasciare mai aperta una damigiana, perché il vino si altererebbe nel giro di qualche giorno.

Infine per il vino sfuso il consiglio è di travasarlo in bottiglie strette e di vetro scuro (da vino) e di consumarlo al massimo nel giro di qualche giorno.

Come Conservare il Vino Aperto

Ci siamo occupati di tutti i parametri per conservare correttamente il vino chiuso, ma una volta aperta una bottiglia non sempre questa viene finita durante il pasto. Dunque come si conserva il vino aperto?

Gli esperti ci suggeriscono che una volta stappata una bottiglia di vino si innescano tutta una serie di effetti ossidativi sul vino ad opera dell’aria e questo processo non è arrestabile né reversibile e alla lunga trasformerà inevitabilmente il vino in aceto.

Ma se vogliamo conservare una bottiglia di vino aperta senza alterarne troppo il sapore e la struttura, è bene tenere a mente qualche dritta. Prima di tutto non conservate una bottiglia aperta per più di 3 giorni perché anche con le dovute accortezze, oltre questo tempo il vino potrebbe comunque essere alterato.

Come Conservare il Vino Aperto: Strumenti

Nei 3 giorni di conservazione potrete usare degli strumenti specifici per la conservazione del vino aperto per limitare il contatto della bevanda con l’aria.

Uno strumento professionale è di certo l’aspiratore, che sigilla ermeticamente la bottiglia, ma in alternativa andranno bene dei fogli di carta cerata riutilizzabili da avvolgere bene sul collo della bottiglia, oppure i classici tappi in sughero.

Da evitare sono sicuramente materiali come la plastica o la gomma che potrebbero assorbire gli aromi del vino o rilasciare il loro sapore nella bevanda alterandone il gusto.

Come Conservare le Bottiglie di Vino Aperto a Seconda della Tipologia

I vini bianchi, fermi o frizzanti, e i rosati possono essere conservati in frigo soprattutto durante la stagione estiva, così come gli spumanti.

Sigillate il collo della bottiglia come suggerito nel paragrafo precedente e soprattutto nel caso dei frizzanti non cedete alla credenza popolare che per mantenere inalterate le bollicine l’ideale è un cucchiaino di metallo infilato nel collo della bottiglia: questa è una pratica sconsigliata perché lascia a diretto contatto con l’aria il vino, velocizzandone l’ossidazione senza conservarne la nota frizzante.

Per quanto riguarda i vini rossi le bottiglie aperte possono essere ritappate con accuratezza e conservate in luoghi freschi e bui, senza grosse alterazioni, fino anche a una settimana.

Stesso discorso vale per i vini passiti il cui alto grado alcoolico e la maggiore concentrazione di zuccheri ne agevola la lunga conservazione.