Impossibile non aver mai sentito nominare il Manhattan Cocktail, uno dei quattro a portare il nome di un quartiere di New York. Il Cocktail Manhattan è inserito nell’IBA, l’International Bartenders Association, e proprio per questo la preparazione, a scapito di diverse varianti, è strettamente codificata. A cambiare sono perlopiù le proporzioni perché nel Manhattan gli Ingredienti sono sempre gli stessi: Whisky, Vermut Rosso e Angostura.
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Combinando una parte di Whiskey e una di Vermut se ne ottiene una versione dolce, mentre sfruttando la proporzione 4:1 una più secca. Secondo alcune fonti però la ricetta originale era composta da 2 parti di whisky e una di vermut. In tutti i casi, a completare il cocktail, troviamo una spruzzata di Angostura le cui dosi sono state ridotte negli ultimi tempi per via del suo sapore deciso.
L’origine della Ricetta del Manhattan si perde tra storia e leggenda. Pare essere nato ai primi del 1870 per mano di Iain Marshall, barman del Manhattan Club di New York (da cui il nome) in occasione di un banchetto organizzato dalla madre di Winston Churchill. Secondo alcuni fu proprio la donna ad averlo preparato, complice il fatto che amava moltissimo dilettarsi nella preparazione di drink sempre diversi per impressionare i loro ospiti. La storia però ci dice che non si trovava in città al momento dell’evento, quindi è chiaro che un velo di leggenda ha ricoperto la storia ufficiale.
Servire il Manhattan come Aperitivo è un classico. Si tratta infatti un cocktail pre-dinner che si prepara mescolando gli ingredienti all’interno del classico mixing glass riempito di ghiaccio per 2/3 e filtrando poi il contenuto all’interno di una coppetta da Martini, completando con una ciliegia al Maraschino. In origine si utilizzava unicamente Rye Whiskey (di origine canadese) ma, a seguito del proibizionismo, prese il sopravvento la variante preparata con whiskey statunitense.
Tra gli altri Cocktail per Aperitivo, oltre al Manhattan, vi consigliamo il Margarita, il Dry Martini e il Cosmopolitan.